Intervista al founder: Marco Davì
Holo Media Streaming Communications, fondata da Marco Davì, è un giovane Brand che si propone come agenzia di comunicazione audiovisiva
Le competenze del suo fondatore, e del suo staff di freelance, permettono di offrire molteplici servizi legati alla comunicazione multimediale ed innovativa.
Holo Media Streaming Communications, infatti, è specializzata in consulenza e progettazione di WebTv, regia televisiva mobile e in remoto, consulenza, progettazione, e gestione di soluzioni in Digital Signage, ed infine, gestione di eventi virtuali in 3D o ibridi in live streaming.
Abbiamo voluto incontrare Marco Davì, per conoscere meglio la sua attività, attraverso un’intervista che siamo lieti di pubblicare.
Ciao Marco, parlaci un po di te.
Nasco professionalmente come fotografo seguendo le orme di mia nonna: Giuseppina Lo Verso che è stata una delle prime fotografe a Palermo durante la seconda guerra mondiale; un periodo quindi in cui è si vista una prima forma di emancipazione femminile, almeno verso l’arte della fotografia.
Un’arte che nella mia famiglia è stata tramandata da generazioni con successo: infatti, il fratello di mia nonna è stato uno dei direttori della fotografia del film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti.
Ricordo che da piccolo entravo insieme a mia nonna nella camera oscura per sviluppare, e stampare le foto come si faceva un tempo. Sin da bambino quindi ho coltivato la passione per la fotografia, da quel momento in cui, seduto su uno sgabello, ho assistito per la prima volta alla trasformazione di un foglio bianco nella stampa di una foto in bianco e nero. Con il passare degli anni, poi, iniziai a collaborare con mio zio nella sua attività rivolta alla fotografia da cerimonia. Mi sono occupato anche di fotografia industriale, e per un certo periodo, ho fatto anche il paparazzo.
In seguito mi sono trasferito al nord Italia, svolgendo un’attività di marketing per circa 6 anni, ma senza abbandonare mai la passione per la fotografia. Ho quindi lavorato all’estero, anche in ambiti diversi dalla fotografia. In Belgio, dove mi sono stabilito per un certo periodo, ho avviato un’agenzia di comunicazione audiovisiva specializzata nel campo del Digital Signage. Dopo avere maturato una forte esperienza nella comunicazione audiovisiva sono tornato in Italia.
In che cosa consistono le attività di Holo Media Streaming Communications?
La Mission di Holo Media Streaming Communications ha come obiettivo, quello di centralizzare la comunicazione in un unico referente, senza che i suoi futuri clienti debbano perdere tempo nella ricerca dei professionisti della comunicazione. Prendiamo per esempio il Digital Signage: uno strumento di comunicazione digitale dinamico, creativo e dall’importante impatto visivo. Il Digital Signage richiede l’impiego di almeno tre figure professionali: una per l’individuazione dell’hardware necessario, un’ altra per la creazione dei contenuti, ed una terza per la gestione dei contenuti stessi fornendo così un servizio completo.
Dal Digital Signage ho sviluppato tutta una serie di prodotti e servizi a Bruxelles, dove effettuavo video industriali e redazionali, e dove ho avuto anche l’opportunità di collaborare con diverse società di produzione che lavoravano per emittenti televisive nazionali (come RAI e Mediaset) per fare riprese presso le sedi istituzionali europee, nelle ambasciate ed anche i distaccamenti delle regioni (Lazio, Umbria, ecc.)
Inoltre ho creato anche dei video a carattere informativo come video tutorial, e video corsi per aumentare il ventaglio dei prodotti-servizi da offrire.
In maniera progressiva si è delineata l’offerta di servizi legati alla video comunicazione, fra cui la progettazione di Web TV, e la relativa consulenza tecnica.
A tale proposito voglio ricordare che, a causa delle nuove regole sul digitale terrestre, molte emittenti televisive locali nazionali potrebbero scomparire nel 2022 perché cambierà la codifica delle frequenze di trasmissione. Pertanto, progressivamente, in tutte le regioni italiane saranno spenti i ripetitori TV su cui le emittenti trasmettono, e alle quali lo Stato assegnerà altre frequenze. Quindi le Tv locali dovranno adeguarsi ad un nuovo standard per il prossimo futuro, e le WebTV avranno chiaramente un maggior peso sul territorio poiché le emittenti locali, non potendo trasmettere sul digitale terrestre, dovranno in qualche modo sopravvivere.
Mi occupo, inoltre, della consulenza legata alle dirette in live streaming, ed alla relativa regia video.
In pratica, attraverso qualsiasi tipo di device (a partire da uno Smartphone di ultima generazione, fino a telecamere professionali robotizzate) catturo il flusso audio e video, e lo trasmetto, attraverso il software di regia, ad un flusso streaming, che viaggiando su un server cloud, può essere reso fruibile sui canali social dell’azienda committente, o sul suo sito Internet (o su entrambi).
Ciò che ho appena descritto può essere legato alla gestione di una WebTV fruibile in modo gratuito, ma posso anche realizzare WebTV legate ad un contesto pay per view. Si immagini ad esempio una situazione in cui un genitore non ha la possibilità di assistere alla partita di calcio della squadra di livello dilettantistico nella quale gioca il proprio figlio. In tal caso si può realizzare un canale dedicato pay per view, grazie al quale il genitore potrà vedere in diretta streaming le performances del proprio figlio.
Con la stessa modalità posso effettuare la gestione tecnica di un webinar o di un evento comunque legato al business, o in contesti in cui i soggetti coinvolti (aziende, scuole, pmi, associazioni, ecc.) cooperano in un’ottica win to win, raggiungendo, cioè, una situazione in cui tutti ricevono dei vantaggi.
Mi sto adoperando, infine, per la progettazione e la consulenza riguardante eventi virtuali e ibridi in 3D. Posso, praticamente, gestire un ambiente virtuale in cui i partecipanti ad un dato evento interagiscono sotto forma di avatar con degli altri partecipanti per scambiare informazioni, offrendo cosi una user experience unica nel suo genere.
Hai menzionato, prima, il Digital Signage. Di che si tratta esattamente?
Il Digital Signage è un sistema di comunicazione che permette al fruitore di ottenere una serie di informazioni legate a determinati prodotti o servizi.
Grazie al Digital Signage, è possibile trasmettere da uno uno schermo tutta una serie di informazioni h24.
È possibile, inoltre, impiegare il Digital Signage per servizi più performanti dal punto di vista innovativo, come l’interazione uomo-macchina.
Ci puoi fare degli esempi pratici di applicazioni innovative del Digital Signage?
Supponiamo, ad esempio, che davanti allo schermo si fermi una persona: attraverso un face detector, è possibile rilevare se si tratta di un uomo o di una donna, oppure se è un bambino, o una persona adulta, o un anziano.
In funzione dei dati raccolti sarà possibile decodificare una serie di informazioni mirate ad un determinato target di utenti. Se, ad esempio, davanti allo schermo si ferma una donna, si può trasmettere un messaggio pubblicitario per prodotti cosmetici, se invece si tratta di un uomo, il messaggio pubblicitario riguarderà l’abbigliamento per uomo. Attraverso dei paramenti prestabiliti, quindi, si potrà trasmettere l’informazione personalizzata per un determinato tipo di pubblico.
Con il sistema di face detector, inoltre, è possibile stimare il livello di gradimento del messaggio pubblicitario, poiché viene rilevato se quella persona davanti lo schermo sorride, o se rimane impassibile. Si può anche registrare la quantità di persone che si fermano davanti allo schermo, e le loro reazioni.
È importante precisare, inoltre, che il Digital Signage ha diverse sfaccettature, quindi possiamo avere delle soluzioni a schermo tradizionale, olografiche, e touch.
Le soluzioni touch permettono all’utente di interagire attivamente con il sistema di Digital Signage: si pensi, ad esempio, ad un agenzia immobiliare che nella vetrina espone un cartello interattivo sul quale trasmettere delle informazioni in forma testuale, e grafica che permette ai passanti, e potenziali clienti, di accedere alle informazioni riguardo un immobile senza entrare nell’agenzia immobiliare. L’esempio, può essere, chiaramente, riferito a qualsiasi attività merceologica o settore, dalla pubblica amministrazione ad un’azienda, o in qualsiasi contesto o struttura come un ristorante, uno stadio, un museo, un parco archeologico, ecc.
Le pellicole sulle quali appaiono le informazioni trasmesse, possono essere di diversi tipi: satinate, trasparenti, scure (l’ideale per le vetrine esposte h24), ognuna concepita per soddisfare le esigenze del committente, e che rispondono appieno allo studio preliminare effettuato per offrire il servizio migliore di comunicazione.
La gestione di eventi virtuali 3D o Ibridi, negli ultimi 2 anni è una scelta obbligata, nel periodo attuale i cui ritmi sono scanditi dalla pandemia da Covid-19; nonostante ciò comunque si tratta di un buon metodo per abbattere le distanze fisiche. Qual è il tuo parere in merito a tale questione?
Si tratta di una soluzione che permette non solo di abbattere le distanze fisiche, ma anche di raggiungere molte più persone rispetto a un evento live organizzato, ad esempio, in un auditorium, o in una sala congressi.
È possibile, quindi, materialmente “arrivare ovunque”, fino a raggiungere i capi estremi del mondo, facendo, ad esempio una diretta streaming da Palermo, e coinvolgendo molte più persone rispetto ad un evento live.
Il vantaggio degli eventi virtuali si rileva anche dal punto di vista economico: difatti, se prima creare un evento fieristico costava cifre esorbitanti, fra logistica, costi legati alla gestione del personale, alloggio, vitto, ecc, grazie agli eventi virtuali, adesso è possibile ottenere una riduzione dei costi di almeno il 35%, rispetto alla gestione di eventi in maniera tradizionale.
Con l’impiego degli eventi virtuali è sufficiente disporre di una troupe televisiva, che io posso portare all’interno della struttura, ed organizzare l’evento direttamente dalla struttura stessa; ci si rende chiaramente conto, quindi, che parlando di costi di gestione, la proposta che io faccio è veramente molto vantaggiosa.
In precedenza hai svolto l’attività di fotografo freelance, per diversi anni, come mai sei passato poi al video?
Sono passato al video per il semplice motivo che da la sensazione della dinamicità, e quindi riesce a rappresentare meglio la realtà che ci circonda, rispetto alla semplice fotografia.
Il video è dinamico, ed in un mondo dinamico come quello reale, il fatto di “vivere staticamente” lascia tutto il tempo che trova, quindi per questo motivo ho fatto il salto dalla fotografia al video. È una fase di completamento professionale che è necessaria per chi desidera aumentare il proprio bagaglio di competenze tecniche.
Un bravo fotografo riesce a sapere “catturare” meglio, rispetto al video operatore, l’istante in cui l’inquadratura, il gioco di luci ed ombre, il tempo di esposizione, ecc, fanno la differenza tra una foto qualunque ed una foto apprezzabile qualitativamente dal punto di vista professionale.
Il fotografo riesce, in pratica, a “creare quella magia” grazie alla quale la foto può esprimere un concetto, oppure un sentimento, perché lavora cercando di analizzare l’ambiente in modo minuzioso, osservando i minimi particolari, riducendo così i possibili errori in post produzione.
L’operatore video, invece, ha una visione d’insieme dell’ambiente, meno dettagliata nei particolari, perché deve ricostruire la giusta sequenza delle scene riprese.
L’esperienza come fotografo, applicata nel lavoro che deve svolgere l’operatore video, diventa quindi qualcosa che da un valore aggiunto al prodotto finale, perché il taglio fotografico del fotografo è decisamente più orientato alla precisione, rispetto al taglio fotografico del montatore video.
Quale consiglio daresti a chi voglia intraprendere un’attività di video maker?
Il consiglio che, innanzitutto, ritengo doveroso dare è quello di studiare la fotografia, perché essa permette di aprire l’ingresso ad un “mondo” in cui è veramente possibile trasmettere emozioni, e quindi potere offrire al fruitore un’esperienza legata a quello che sta vedendo.
Consiglio, inoltre, di essere CREATIVI, per potere produrre idee originali ed accattivanti. Hai
progetti per il futuro?
STAY TUNED, NE VEDREMO DELLE BELLE
Nicola Scardina
Fonte: NewSicily.