Il Business Model Canvas – La Struttura dei Costi

L’analisi dettagliata sul Business Model Canvas volge al termine con la pubblicazione del presente articolo, dedicato alla Struttura dei Costi.

Nel blocco della Struttura dei Costi vanno inserite tutte le voci relative ai costi che la propria azienda dovrà, necessariamente, sostenere, affinché il proprio modello di business, sia funzionante.

La creazione, e la distribuzione di valore, assieme al mantenimento delle relazioni con i clienti, e alla generazione di ricavi sono attività che, evidentemente, comportano dei costi.

Per questo motivo, solo dopo aver definito in maniera chiara le Risorse Chiave, le Attività Chiave, e le Partnership Chiave, è possibile preventivare i costi in modo abbastanza agevole.

Nella composizione del Business Model Canvas, la compilazione della struttura dei costi viene lasciata come ultima operazione da effettuare, proprio perché il suo contenuto dipende dai contenuti dei blocchi relativi alle Attività Chiave, ai Partner Chiave, e alle Risorse Chiave.

I Modelli di business vengono definiti in base alla struttura dei costi o del valore

È possibile differenziare i modelli di business in base a due variabili che entrano in gioco:

    • la struttura dei costi;
    • il valore.

Nel primo caso i modelli di business tendono ad essere minimali, perché l’organizzazione aziendale punta ad avere un primato sui prezzi più contenuti rispetto ai concorrenti, come ad esempio si verifica nel settore delle compagnie aeree low cost, come la Ryanair.

Nel modello di business di questa azienda ogni costo diminuito rappresenta un’opportunità in più, per rispettare la proposta di valore relativa ai voli economici.

Nel secondo caso, invece, i modelli di business sono in linea con la creazione del valore per i propri clienti, per potere realizzare un prodotto, o un servizio che sia fatto su misura.

Il concetto per il quale in tutti i modelli di business è molto importante ottimizzare le risorse, evitare gli sprechi e porre attenzione ai costi, rimane naturalmente sempre valido; tuttavia, per alcune aziende è altrettanto importante veicolare un valore, percepito dal cliente in misura molto grande.

Per alcune aziende, ad esempio, potrebbe essere molto importante utilizzare materie prime pregiate, e quindi molto costose che abbiano una lavorazione esclusiva.

I grandi brand legati al mondo della moda, e gli hotel di lusso rappresentano degli esempi abbastanza attinenti ad un modello di business incentrato sul valore.

La Struttura dei Costi nel Modello di Business

La struttura dei costi nel modello di business può presentare diversi tipi di costi:

    • Costi fissi.
    • Costi variabili.

Costi fissi

I costi fissi non si modificano al variare del volume dei beni, o dei servizi prodotti, fra essi figurano ed esempio: costo del personale, affitti, costi degli impianti di produzione, spese amministrative, ecc.

L’impatto dei costi fissi può essere contenuto solo grazie all’espansione della produzione, in virtù delle economie di scala, che fanno diminuire il costo medio unitario del prodotto se aumenta il numero di unità prodotte. Nelle economie di scala, in pratica, i costi si abbassano nel momento in cui un’azienda si espande, come ad esempio nel caso di grossi marchi che hanno agevolazioni di prezzo molto più elevate rispetto ai piccoli produttori.

Altri tipi di costo, che riguardano ad esempio il marketing e la comunicazione, si riducono quando aumenta il raggio d’azione delle operazioni di un’azienda, o il numero di linee di produzione che possono beneficiarne: in questo caso si parla di economie di scopo.

Costi variabili

I costi variabili variano a seconda dei volumi di beni, e di servizi prodotti da un’azienda, ad esempio: materie prime, consumi energetici, ecc. Di solito le dinamiche di questi tipi di costo sono più facilmente e controllabili in modo diretto.

Per ottenere un modello di business sostenibile i ricavi devono essere maggiori dei costi

In qualsiasi caso l’obiettivo primario per un’azienda è quello di assicurarsi che i flussi di ricavi superino i costi, almeno quelli fissi, perché solo in questo modo il modello di business può dirsi effettivamente sostenibile.

Un esempio pratico può aiutare a comprendere meglio come costruire la struttura dei costi: si supponga di gestire (come è già stato suggerito negli articoli precedenti) un’azienda che produce macchinari ed utensili da cucina.

La struttura dei costi, in tal caso presenterà fra i costi fissi quelli per gli addetti al servizio clienti, e fra i costi variabili quelli relativi alla quantità di macchinari ed utensili da produrre. È possibile realizzare un’economia di scopo, utilizzando dei brevetti e delle tecnologie su più modelli di macchinari, tipologie di utensili.

Consigli utili per costruire la struttura dei costi

Per compilare in maniera ottimale il blocco della Struttura dei Costi nel Business Model Canvas, può essere molto utile seguire alcuni consigli.

Prestare la massima attenzione a: risorse chiave, partner chiave, e attività chiave

Come è già stato spiegato in precedenza prima di farsi un’idea sui costi da sostenere, è opportuno compilare i blocchi relativi a: Risorse Chiave, Attività Chiave, e Partnership Chiave. Bisogna, pertanto, fare molta attenzione ai contenuti di tali blocchi, e individuare quale fra essi avrà un impatto maggiore sui costi, se esistono alternative, o se, per ottenere un determinato risultato, si debbano invece sostenere necessariamente tutti quei costi.

Prestare attenzione ai costi elevati

Se l’analisi dei costi è stata svolta correttamente, in presenza di costi elevati si dovrà fare un confronto con i flussi di ricavi. Il proprio modello di business, ovviamente, diventerà sostenibile solo se i ricavi sono maggiori dei costi.

In caso contrario, è possibile che si siano commessi degli errori nell’attribuzione del prezzo per il prodotto/servizio proposto, o nella modalità di pagamento, oppure non sono state ottimizzate correttamente le risorse.

Fare attenzione a tutti questi aspetti permetterà di evitare errori che, se vengono riportati nella realtà del mercato, diventano difficili da correggere nel breve periodo.

Termina, così, la nostra analisi dettagliata dedicata al Business Model Canvas, iniziata nell’ottobre 2021, quando per la prima volta abbiamo rivolto l’attenzione a questo strumento di business design importante dal punto di vista strategico, basato su un linguaggio visuale per ideare, e sviluppare le soluzioni organizzative più adatte per un’azienda per potere creare, distribuire e acquisire valore.

Uno strumento, ideato nel 2004 dall’imprenditore e teorico del business svizzero Alexander Osterwalder, il cui uso non è limitato soltanto a manager di alto livello, o a startup internazionali, bensì si presta in maniera versatile per delineare una visione chiara, semplice, diretta, e schematica di qualunque progetto di business: sia che si tratti di una modesta attività come il bar sotto casa, sia che si tratti di un’azienda consolidata, che abbia la necessità di rilanciare il proprio business, nel mercato nazionale oppure all’estero.

Nella speranza di non avere annoiato i lettori, ma al contrario essere riusciti a catturare l’interesse verso argomenti trattati in modo specifico, vi invitiamo a seguire le notizie pubblicate sul nostro portale www.newsicily.it, fornendo magari suggerimenti per farci migliorare.

A presto.

Nicola Scardina

Fonte: NewSicily.

Il Business Model Canvas – La Struttura dei Costiultima modifica: 2022-01-20T18:52:03+01:00da unicorn1982
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